Quantcast svela la nuova piattaforma di audience intelligente per rafforzare la crescita di brand, agenzie ed editori nell’Open Internet
La potente tecnologia di AI e Machine Learning garantisce risultati e performance pubblicitarie e di marketing su larga scala
Quantcast, advertising technology company globale, lancia oggi sul mercato Quantcast Platform, un’innovativa piattaforma di audience intelligente, alimentata da Ara™, il motore di AI e machine learning brevettato dell’azienda, che permette a brand, agenzie ed editori di conoscere e accrescere la propria audience raggiungendo la persona giusta al momento giusto. In un contesto critico per l’industria pubblicitaria, Quantcast Platform uniforma e democratizza la pubblicità sull’Open Internet.
Attingendo ai dati di oltre 100 milioni di destinazioni online, la nuova piattaforma tecnologica di Quantcast opera su uno dei più grandi e unici dataset al mondo in tempo reale, garantendo insight intelligenti sull’audience, performance pubblicitarie e risultati su larga scala. Integrando anche la privacy e il consenso dei consumatori, Quantcast Platform consente alle aziende di crescere in un mondo privacy-first, ottimizzando tempo, costi e risultati di business e fornendo insight approfonditi.
“In qualità di sostenitori di un Internet libero e aperto, crediamo nella necessità di uguagliare le opportunità per brand, agenzie ed editori e di eliminare i vantaggi attualmente esercitati dai Walled Garden”, dichiara Konrad Feldman, co-fondatore e CEO di Quantcast. “Abbiamo integrato non solo la nostra leadership tecnologica nella misurazione e negli insight, ma anche il know-how nel programmatic advertising, nella gestione della privacy e del consenso in un’unica piattaforma facile da usare per soddisfare le esigenze dei nostri clienti in tutto il mondo e favorire l’Open Internet.”
“In un momento così critico e mutevole, Quantcast assumere un ruolo di leadership nello scenario dell’Open Internet, supportando e rafforzando concretamente il business dei protagonisti dell’industry. Quantcast Platform racchiude infatti le tre parole chiave del futuro della pubblicità online: dati di prima parte, tecnologia avanzata (AI e ML) e consenso dei consumatori”, afferma Ilaria Zampori, General Manager Italy & Spain di Quantcast.
Le caratteristiche chiave di Quantcast Platform includono:
- Ara™, il motore di AI e machine learning brevettato, che offre precisione e performance.
Ara crea modelli predittivi unici che interpretano i dati in real time, fornendo in un secondo la comprensione degli insight e dei comportamenti dell’audience. Grazie alla sua capacità di interrogare un trilione di data point, condivide informazioni precise in un’esperienza altamente intuitiva, interattiva e istantanea. Inoltre adatta automaticamente migliaia di parametri per ottenere il miglior risultato da ogni annuncio.
- Diversità dei dati per guidare l’audience intelligence.
Oltre ai dati provenienti da più di 100 milioni di destinazioni online, la piattaforma può integrare dati di prima parte provenienti dalle soluzioni di marketing dei clienti, evitando così di affidarsi a dati di terza parte che potrebbero essere obsoleti e irrilevanti.
- Insight e azioni in secondi, non ore.
Grazie alla possibilità di pianificare, attivare e misurare in modo intelligente le campagne in un’unica piattaforma easy-to-use, gli inserzionisti guadagnano tempo prezioso per concentrarsi sulla strategia di marketing.
La parola ai clienti:
“Nella pianificazione mensile FCA Programmatic Italia abbiamo deciso di sfruttare le potenzialità di QC Platform per diverse ragioni: in primis la semplicità della piattaforma. La creazione di campagne è immediata, funzionale e semplice. Questo ci permette di caricare campagne anche in corso mese senza perdere troppo tempo. La piattaforma soddisfa i requisiti di setting e di performance (KPI raggiunti dopo pochi mesi di attivazione) e permette anche a noi campaign manager di avere degli approfondimenti granulari sulle nostre campagne su QC Platform. Infatti è possibile sfruttare i tool di Insights Lab (Formati altamente intuitivi e visivi; approfondimenti su come i tuoi clienti stanno interagendo con i tuoi annunci pubblicitari, azioni rapide per sperimentare nuove strategie di campagna). Altro tool molto interessante è l’Audience Planner: dove tramite gli insight derivati dai dati Quantcast è possibile analizzare le audience degli utenti derivati dalla campagna ed avere insight in termini di Demographics, Browsing Interests, Keywords, Devices e Location. Ovviamente ci sono altre particolarità più dettagliate relative a questi tool ma più in generale li abbiamo trovati molto utili, considerando la forte targettizzazione prevista per FCA”, afferma Veronica Romagnoli, Programmatic Executive di Digital Hub Publicis.
“Nel ripensare la nostra strategia media online in-housing abbiamo scelto di inserire nel nostro media mix Quantcast Platform, ciò ci ha permesso di avere un controllo diretto delle delivery e dei principali KPI. L’utilizzo semplice e flessibile ci ha dato la possibilità di risparmiare tempo e concentrarci maggiormente sugli insight offerti”, dichiara Giuseppina Bonifiglio, Programmatic Specialist di Eolo.
“Quantcast è un partner strategico per molti clienti di Dentsu Media. Attraverso diverse campagne e categorie di consumatori, abbiamo scoperto che sfruttando i dati di Quantcast e l’avanzata tecnologia AI della sua piattaforma, possiamo efficacemente identificare un’audience predittiva che ha maggiori probabilità di intraprendere l’azione desiderata della campagna”, afferma Jason Crawford, VP di Display Media presso Dentsu Media. “Inoltre, i nostri team valutano gli audience insight e le performance delle campagne forniti da Quantcast come inestimabili per il successo dei clienti. In un ecosistema di dati e media sempre più complicato, non vediamo l’ora di continuare a collaborare con Quantcast nel 2021 e oltre.”
“Attraverso gli insight di Quantcast, Forbes sta guidando il valore reale e le performance verso nuove aree e influenzando le strategie generali dei nostri clienti sui media, ottenendo nuove entrate e partnership più vincenti”, aggiunge Alyson Williams, senior vice president Digital Operations e Strategy di Forbes.
“La decisione di Google di non supportare le iniziative di identity del settore rappresenta per editori e creatori di contenuti una pessima notizia. Quasi 5 miliardi di persone si affidano all’Open Internet per accedere a informazioni, news, contenuti formativi e d’intrattenimento di qualità e affidabili. Google ancora una volta ha mostrato la volontà di danneggiare la rilevanza della pubblicità nell’Open Internet. Una mossa che andrà a completo beneficio delle miniere d’oro del motore di ricerca e di Youtube che non verranno per niente influenzati da questa operazione. Siccome nell’Open Internet diventa ancora più difficile erogare una pubblicità efficace o addirittura effettuare una misurazione dell’efficacia, molti degli investimenti pubblicitari entreranno direttamente nelle casse dei giganti del tech a discapito di un internet libero e aperto”, dichiara Konrad Feldman, Co-founder e CEO di Quantcast.