AUDIENCE | Nostalgia di Futuro 2024. L’incontro e tutti i Premiati

Audience è il tema di cui si è discusso il ieri alla 16esima edizione di Nostalgia di Futuro presso Spazio Europa (gestito dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea). La scelta è ricaduta sull’audience perché si prevede un aumento del 4% degli investimenti pubblicitari attribuibili alla Total audience. La discussione sul tema è stata seguita dalla cerimonia di premiazione dei “Nostalgia di Futuro Award” 2024.

Il dibattito

I saluti iniziali a Carlo Corazza (Direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia) e Elena Grech (Capo Ufficio Rappresentanza Commissione europea in Italia), poi l’intervento di Franco Siddi (Presidente Confindustria RadioTv – TV2000 – TuttiMedia e consigliere Fieg): “La misurazione dell’audience in Europa deve adattarsi alle mutevoli abitudini di consumo dei media e ai progressi tecnologici. Nostalgia di Futuro anticipa i passaggi cruciali del cambiamento. Le norme Europee approvate – Digital Service Act (DSA), Digital Markets Act (DMA) e Multi-Factor Authentication (MFA) – tutelano libertà di mercato, pluralismo e concorrenza, ma bisogna garantire la sostenibilità economica di tutti i media per innovare e sostenere servizi di interesse generale e universalmente accessibili. Questo vale per il servizio pubblico. Il resto deve poter vivere del mercato in una competizione regolata e trasparente”.

Da anni chiediamo che l’audience di YouTube venga misurata da un JIC (Joint Industry Committee) e che le sue metriche possano essere comparate con quelle rilevate da Auditel – ha sostenuto Diego Ciulli (Head of Government Affairs and Public Policy, Google) –. Crediamo che Audicom debba avere come obiettivo una misurazione che segua le logiche del mercato del 2024, in cui la fruizione del contenuto avviene su tutti i device (inclusa la connected TV), e che rispetti la privacy degli utenti. Solo così possiamo ottenere la trasparenza che il mercato e i consumatori chiedono a gran voce”.

Per Raffaele Pastore (Direttore Generale UPA), “la misurazione oggettiva, di terza parte, delle audience editoriali e pubblicitarie, fondamentali per il mercato degli investimenti pubblicitari, oggi nel nostro paese riguarda un’area delimitata dei media – quelli cosiddetti tradizionali, benché in via di accelerata digitalizzazione -, e soprattutto del veicolo principale di comunicazione, ossia i video, su qualsiasi device vengano fruiti. È assolutamente necessario estendere le convenzioni di misurazione nell’area digitale che riguarda le grandi piattaforme globali, e infatti con esse si è aperto un dialogo tecnico che ci auguriamo a breve possa portare anche quest’area rilevante per gli investimenti in comunicazione a condividere standard di misurazione, imprescindibili per la trasparenza e lo sviluppo del mercato”.

La Radio è il medium più antico, ma anche il più capace di trasformarsi in funzione dei cambiamenti tecnologici, sociali e culturali. Oggi è l’unico mezzo in grado di essere fruito attraverso tutte le piattaforme e i device presenti sul mercato”, ha dichiarato Anna Maria Genzano (Vicepresidente vicario di Audiradio). “Cambiamenti che hanno imposto modifiche ai sistemi di rilevazione dell’ascolto radiofonico. Audiradio nasce con l’ obiettivo preciso di far evolvere l’indagine radiofonica, per valorizzare al massimo l’ascolto multipiattaforma della radio”.

Per Marianna Ghirlanda (Presidente IAA Italy Chapter) “La misurazione crossmediale non è solo un obiettivo, ma una necessità. È l’unica chiave per sbloccare il potenziale delle campagne pubblicitarie e garantire un ritorno sull’investimento misurabile e sostenibile, oltre che un’opportunità unica per ridefinire il rapporto tra brand e consumatori. Un’opportunità che richiede un approccio collaborativo e aperto all’innovazione“.

L’efficiente allocazione delle risorse pubblicitarie si basa sulla condivisione delle regole fra gli editori ed il mercato: la scelta di costituire Audicom, un unico JIC per carta e digitale, dimostra come un percorso comune e condiviso possa portare benefici per tutti gli stakeholder – ha affermato Fabrizio Carotti (Direttore generale Fieg) –. L’equilibrio fra i diversi media e le garanzie per un mercato che sappia valorizzare tutte le esperienze è sicuramente un obiettivo da perseguire, gli approfondimenti previsti da questo incontro forniranno un contributo importante”.

L’andamento delle audience rivela le principali tendenze dei comportamenti di fruizione dei media nel nostro Paese – ha affermato Fabrizio Angelini (CEO e Fondatore di Sensemakers) –. Il mezzo televisivo continua ad essere incredibilmente resiliente, rappresentando un “unicum” a livello internazionale, spinto anche dalla crescente penetrazione delle TV connesse che abilitano innovative forme di consumo e distribuzione dei contenuti. Diminuisce il digital divide generazionale nell’accesso a internet mentre il video on line e l’intrattenimento diventano sempre più centrali nell’utilizzo delle piattaforme social”.

Agcom, nell’esercizio delle funzioni di vigilanza e regolatorie ad essa assegnate dalla legge in materia di rilevazione degli ascolti, è intervenuta al fine ad assicurare la più  ampia garanzia dei principi di indipendenza, neutralità tecnologica nonché effettiva trasparenza nella produzione e circolazione dei dati, anche attraverso la formulazione di indicazioni specifiche in ordine alla metodologia e alla governance delle società di rilevazione – ha specificato Maria Pia Caruso (Dirigente Agcom) –. Nel corso degli anni, l’Autorità ha assunto un ruolo sempre più centrale, esercitando poteri più ampi grazie al rafforzamento del quadro normativo di riferimento. Il ruolo e le competenze di Agcom in materia di rilevazione degli indici di ascolto rappresentano un benchmark a livello internazionale e si pongono all’avanguardia nell’ambito dall’evoluzione regolamentare europea. Lo dimostra l’approvazione dell’European Media Freedom Act (EMFA), che, all’articolo 24.”

Le audience rappresentano non semplicemente i destinatari dei messaggi mediali, ma anche l’insieme di sensibilità che andranno a convergere in quella che viene chiamata la sfera pubblica mediale – ha affermato Mihaela Gavrila (Sapienza Università di Roma) –. Garantire un reale pluralismo sociale e culturale e includere i giovani in una strategia futura dell’ecosistema dei media digitali vuol dire contribuire a un’ecologia dello spazio pubblico mediale e rendere le aziende mediali co-protagoniste di una nuova moral economy, nella quale le media company sono delle vere e proprie società per azioni sociali”.

Francesco Ottoveggio (Responsabile dell’Unità Media Currencies del Marketing Strategico di Mediaset) ha fatto il punto sul cambiamento delle metodologie di misurazione, Saverio Vero (Rai Pubblicità) ha approfondito i temi di servizio pubblico, pubblicità e misurazione e Fernando Vacarini (Responsabile Media Relations, Corporate Reputation & Digital PR del Gruppo Unipol, Direttore Responsabile del magazine Changes) ha rimarcato il valore dell’audience in una media company. Così infine Maria Pia Rossignaud (vicepresidente Osservatorio TuttiMedia): “La misurazione in Europa sta subendo significative trasformazioni, per adattarsi alle mutevoli abitudini di consumo dei media e ai nuovi strumenti tecnologici che raccolgono dati e li trasformano in informazioni. Il nuovo scenario offrirà vantaggi competitivi a chi saprà adattarsi ai cambiamenti”.

Tutti i Premi e i Premiati di Nostalgia di Futuro Award 2024.

Premi Nostalgia di Futuro 2024

Motivazione | Nel 2019 in occasione della XI edizione di Nostalgia di Futuro Gianni Letta ha detto: “Gli antichi romani avevano già compreso l’importanza dei momenti di transizione affidando addirittura a una divinità, Giano Bifronte, la sorveglianza dei passaggi d’epoca. E noi siamo in un passaggio d’epoca, proiettati verso l’epoca digitale. Proprio come Giano, Giovanni Giovannini è stato un uomo che ci ha insegnato a guardare in avanti con la consapevolezza della lunga tradizione alle nostre spalle, ha sempre insistito sull’importanza di governare le nuove tecnologie nel nome dei valori antichi, questa è stata la più grande lezione“. Parole che riportano al filo conduttore dell’amicizia fra due grandi uomini che hanno anteposto alle divergenze la stima reciproca ed il dialogo costante. Ecco perché Gianni Letta è Nostalgia di Futuro 2024, in quanto artigiano della coesione sociale.

Motivazione | Nel 2007 Giovannini ha detto di lui: “Un nome insieme a quelli di McLuhan e Innis che è stato all’origine della mia travolgente Nostalgia di Futuro”.  Lo direbbe ancora per l’idea di creare il Digital legacy Institute fondato sul capitale cognitivo digitale, al fine di unire il mondo da cui veniamo con quello che sarà attraverso la condivisione di conoscenza fruibile sul modello di Ai Generativa.  Il suo ultimo libro, “Quantum Ecology. Why and How New Information Technologies Will Reshape Societies”, edito da MIT Press, coautore Stefano Calzati, è prova della sua capacità di anticipare le ricadute della tecnologia sulla società. Dalle protesi tecnologiche (computer, telefono, AI generativa) all’importanza di condividere la conoscenza attraverso domande e risposte fra umani e macchine.

 Premio Nostalgia di Futuro – Sezione Innovazione e Comunicazione

Motivazione | Nell’88 Giovannini diceva: “E’ chiaro che gli editori dovranno compiere un serio e profondo processo di trasformazione se vorranno, da editori di tipo tradizionale, trasformarsi in editori che operano in un mercato articolato e complesso come quello odierno. Mentre per il passato l’editoria gestiva informazioni su supporti diretti che correvano per strade parallele, senza possibilità quindi di intersezione, quali erano non solo cinema, radio e televisione ma anche poste, telegrafi e telefono, la comunicazione del futuro prevede l’integrazione di questi mezzi”.

ANSAcheck, una soluzione che consente di “certificare” l’origine ANSA delle notizie grazie alla tecnologia Blockchain, che agisce come garante di trasparenza, sicurezza e apertura dell’informazione, è l’esempio di modernità di cui Giovannini sarebbe orgoglioso.

Motivazione | Giovanni Giovannini affermava: “Il “vecchio” editore deve a mio modesto avviso abbandonare una parte consistente del proprio bagaglio culturale, per convincersi che l’informazione deve oggi essere gestita su più canali, per arrivare alla produzione di uno strumento multimediale nel senso proprio del termine”. L’app Play2000 è un prodotto innovativo, che punta a declinare la tradizionale proposta di TV2000 e inBlu2000 attraverso nuove forme di linguaggio, coinvolgendo l’utente e arricchendo il suo bagaglio di esperienze. Rappresenta, dunque, il giusto connubio fra tradizione e innovazione che sono lo spirito che da sempre guida il nostro premio, l’Osservatorio TuttiMedia e Media Duemila.

Premio Nostalgia di Futuro – sezione giornalismo

Motivazione | Giovannini scriveva su Media Duemila Giugno ‘94: “Ma l’editoria oggi, con i Cd-Rom e la multimedialità, è davvero lo stesso mestiere di 500 anni fa? Dobbiamo renderci conto che non è così. Che occorrono nuovi editori e nuovi autori. Che occorre trovare una nuova poetica per questi mezzi, più adatta alle tecniche che si utilizzano. C’è bisogno di una nuova creatività, di un ripensamento su quello che si vuol dire con l’editoria elettronica. Bisogna trovare nuovi linguaggi e nuove regole, ed anche nuove forme di rispetto per il lettore. Catturare la sua attenzione quando deve girare pagina sullo schermo non è così facile come per il libro, sul quale l’occhio umano è avvezzo da secoli a correre veloce”.

Il Master è garanzia di preparazione nel mercato in profonda evoluzione: il 77,8% trova lavoro giornalistico entro un anno.

Premio Nostalgia di Futuro – sezione Donna è Innovazione

Motivazione | Per ricordare Giovanni Giovannini e lo speciale Media Duemila 133 dedicato a “un mondo di satelliti, televisione digitale, comunicazione e multimedialità.  Le nuove frontiere dello spazio appassionavano Giovanni Giovannini come ogni settore di nicchia in cui vedeva un potenziale “esplosivo”. Ed ora lo Spazio è crocevia per le tecnologie, che supportano la vita terrestre, la connettività dati, l’osservazione e l’analisi del territorio, la navigazione terrestre e la geolocalizzazione tramite applicativi diversi, il monitoraggio dell’ambiente sia terreno sia marino, l’analisi e lo studio delle variazioni climatiche e poi chissà.