Yak Agency si è aggiudicata la gara creativa tra diverse agenzie indetta da Cherry Bank SpA, per la gestione dei propri canali Facebook, Instagram e LinkedIn. La proposta di comunicazione presentata dalla realtà guidata da Marco Dalla Dea e Giovanni Cecolin, mira al rafforzamento del branding e fa leva sul concept di “connessione”, con l’utilizzo di un tone of voice empatico e vivace, e al contempo professionale, in grado di trasmettere e comunicare i valori della banca sui diversi canali social in gestione, spiega il comunicato stampa.
La proposta di Yak Agency punta a trasmettere a diversi target i plus e la filosofia della banca digitale, un istituto moderno fatto da persone e che parla alle persone, con il desiderio di crescere insieme ai propri clienti, stabilendo con loro una relazione duratura e di fiducia. Una banca digitale e innovativa, al passo con i tempi, che comunica in modo nuovo e che risponde con immediatezza e chiarezza al mercato, racconta la nota.
“Abbiamo aderito con entusiasmo alla richiesta di Cherry Bank per la creazione di una nuova strategia social che valorizzi le soluzioni e l’expertise offerte dalla banca ai propri clienti – commentano Marco Dalla Dea e Giovanni Cecolin, Managing Partner di Yak Agency. “Il nuovo incarico permetterà all’agenzia di tradurre tematiche finanziarie spesso complesse in contenuti social freschi, creativi e accattivanti per i target del brand, in linea con la sua mission e i suoi valori”.
Cherry Bank S.p.A. nasce da un progetto partito a ottobre 2021 con la fusione di Cherry106 S.p.A., intermediario finanziario regolato, in Banco delle Tre Venezie S.p.A, realtà bancaria radicata nel territorio veneto. Cherry Bank, che aderisce come tutte le banche ordinarie italiane al Fondo Interbancario Tutela dei Depositi, unisce la tradizione di una banca solida con l’innovazione e la velocità di una realtà giovane e dinamica e ha l’obiettivo di inserirsi sul mercato offrendo ai clienti servizi su misura e ad alto valore aggiunto, erogati attraverso processi decisionali rapidi e trasparenti.
Articolo inizialmente pubblicato su Engage: