Combattere la guerra dei prezzi? Un errore, secondo la consulente High Ticket
Concorrenza più forte e globale, ma anche crisi economica e intercambiabilità di prodotti o servizi.
Sono queste le principali ragioni alla base della cosiddetta “guerra dei prezzi”, un fenomeno acutizzatosi negli ultimi anni e che vede le imprese italiane alle prese con il fenomeno del pricing al ribasso.
Diminuire i prezzi di vendita, oltre a ridurre sensibilmente i margini operativi e di guadagno, impedisce anche alle realtà imprenditoriali di far emergere le proprie unicità.
La capacità di differenziarsi dalla concorrenza, secondo il “Rapporto sulla competitività dei settori produttivi” stilato da Istat, è più che mai primaria in seguito all’esperienza pandemica e segnalata come “molto rilevante” da quasi il 20% delle imprese, numero che sale nei settori direttamente interessati dagli investimenti del Pnrr.
Opinione condivisa anche dall’esperta Elena Setzu, consulente e imprenditrice che aiuta le imprese e i professionisti ad applicare il concetto di high ticket.
“Il concetto di high ticket nasce con l’obiettivo di fornire un aiuto sempre più accurato e ad alto valore aggiunto, attraverso un nuovo tipo di approccio al mercato – ulteriormente potenziato dal web – basato sulla capacità di affiancare le imprese generando un impatto positivo.
Uno dei modi migliori per affrontare questo periodo storico così delicato – spiega la fondatrice dell’agenzia Diamond Coaching, 26 collaboratori in tutto il mondo e un fatturato superiore al milione di euro già nel 2022 – è quello di lavorare sui propri punti di forza e alzare i prezzi.
Le motivazioni sono due.
Da un lato, offrire un servizio sempre migliore e aggiornato alle esigenze specifiche delle imprese aiuta a differenziarsi e acquisire autorità sul mercato.
Dall’altro, un servizio di alto livello, ovvero high ticket, evita che la guerra dei prezzi eroda margini di guadagno e consente di poter alzare i prezzi incrementando vendite e fatturato.
Generare nuovi clienti con politiche di prezzo al ribasso può sembrare una buona soluzione, ma è vero l’esatto contrario.
La nuova sfida imprenditoriale, sia che si tratti di un’azienda già strutturata o di un libero professionista, sarà riuscire a valorizzare al massimo la qualità del proprio lavoro e posizionarsi in modo unico e inequivocabile.
Elena Setzu, specializzata in consulenze dedicate a liberi professionisti e imprenditori che vogliono promuoversi online, così come a privati che vogliono avvicinarsi al digital, ha aiutato tramite Diamond Coaching migliaia di realtà partendo dalle cosiddette consulenze high ticket ed è autrice del libro “Presenza online efficace” (Dario Flaccovio Editore).
“Posizionarsi nella fascia alta di mercato – prosegue l’esperta – ha un risvolto estremamente positivo a livello di qualità del servizio offerto, nella percezione del cliente e naturalmente anche sul fatturato.
Riuscire ad alzare i prezzi, per un’impresa, è più che mai vitale.
Ad oggi è senza dubbio l’unico modo per costruire un business futuribile e sostenibile nel tempo, e sposare una filosofia high ticket consente l’ampliamento del proprio team, maggiori capacità promozionali e un posizionamento su una fascia di mercato che risente, storicamente molto meno di altre, le oscillazioni della crisi”.