Coronavirus e phishing, attenzione alle tante minacce su PC e smartphone

L’emergenza legata al Covid-19 ha generato tanti altri complessi frangenti. Uno di questi riguarda le truffe che minacciano le nostre esperienze in ambito digitale. Con il lockdown le persone passano più tempo su PC, smartphone e tablet, e questo ha portato a una moltiplicazione delle minacce legate alla sottrazione di dati sensibili.

Non solo ci sono sempre più truffe online (phishing) a tema coronavirus, come molti avranno notato aprendo la propria e-mail. Ma sono anche aumentate le truffe in genere, in senso assoluto, come riportato qualche giorno fa dall’Europol: c’è un crescendo, da fine febbraio a oggi.

Non deve stupire: “i cyber criminali, da bravi sciacalli, cercano sempre di sfruttare i nostri momenti di debolezza per coglierci con le difese abbassate”, dice Alessio Pennasilico, esperto informatico del Clusit (associazione della sicurezza informatica italiana). E adesso di momenti di debolezza ne abbiamo tanti; tutti noi.

La prima cosa da sapere quindi è che i contenuti delle comunicazioni truffa possono variare, di giorno in giorno. E ormai arrivare da molti canali: non solo più mail, ma anche WhatsApp, sms.

Ci sono però tre aspetti in comune a tutti questi attacchi. Primo: riguardano qualcosa a cui potenzialmente teniamo molto. Secondo: ci chiedono di fare qualcosa attivamente. Terzo: è una mail che arriva inattesa.