Di Benedetto (The Trade Desk) “Cookie tecnologia primitiva, il presente è l’ID unificato”

“Il cookie è una tecnologia che appartiene ad una età primitiva e per fortuna si sta avvicinando alla fine della sua esecuzione come meccanismo di tracciamento. L’industria ha l’obbligo e la responsabilità di identificare una soluzione evolutiva alternativa, nel rispetto delle esigenze degli individui, conformi alle norme e adatta ai comportamenti cross-device.” così Mariano di Benedetto, country manager di The Trade Desk in Italia – la principale piattaforma di data driven advertising indipendente a livello mondiale – nel suo intervento al convegno “Targeting e misurazione: l’Internet advertising si rifà il look!” dell’Osservatorio Internet Media della School of Management del Politecnico di Milano.

E in uno scenario di una digital advertising sempre più ‘cookieless’ e nel quale il Mobile advertising è sempre più centrale e rilevante nelle scelte dei marketer e dei pianificatori con – secondo quanto calcolato dall’Osservatorio del POLIMI – una raccolta che in Italia sfiora i 2,4 miliardi di euro nel 2021 (oltre la metà dell’intera raccolta pubblicitaria su Internet), è forte l’esigenza di un modello evolutivo rispetto ai tradizionali meccanismi di tracciamento.

“The Trade Desk, in questo contesto – spiega il country manager per l’Italia Mariano Di Benedetto – offre insieme ad altre leading company al mercato una soluzione open source, interoperabile denominata Unified ID 2.0, ovvero un identificatore single sign-on sicuro e crittografato basato sugli indirizzi e-mail encrypted degli utenti”. Con UID2 e senza cookie di terze parti, al consumatore verrà chiesta una sola volta la propria e-mail, che verrà trasformata in un identificatore anonimo. Quindi per ogni sito web visitato al consumatore verrà chiesto il permesso di utilizzare questo ID unificato, per ricevere pubblicità mirata e pertinente. “Il tutto – conclude Di Benedetto – Con evidenti benefici in termini di maggiore trasparenza, controllo da parte dei consumatori e rispetto della privacy; ciò anche a vantaggio di editori e industry tutta”