GoldenFish by Weborama e Smart Ad Server: la soluzione per i publisher per continuare ad erogare pubblicità nell’era consentless
Come ormai tutti gli addetti ai lavori sanno, oggi già circa il 20% (fonte Xandr) del traffico sul web è senza consenso. Questa percentuale è destinata a crescere: infatti, a partire dal 10 di Gennaio 2022, gli utenti avranno la possibilità di negare facilmente il consenso al tracciamento delle proprie attività online. L’azione con cui si potrà dare il proprio consenso diventerà molto più volontaria di come è oggi, tanto che gli editori stimano di perdere più del 60% delle profilazioni.
Questo cosa significa?
Se l’utente decide di non prestare il proprio consenso, l’ad server sarà obbligato a non erogare tutte quelle pubblicità che richiedono il consenso, per quanto riguarda invece le adv cookieless e IDless, l’erogazione dovrebbe essere comunque assicurata. Quindi, le limitazioni che gli ad server saranno chiamati a fronteggiare riguarderanno solo frequency cap, attribuzione e naturalmente il targeting basato sul comportamento degli utenti, ma non l’erogazione di per sé.
Paradossalmente, però, alcune soluzioni leader del mercato prevedono che, a partire da gennaio, in assenza di consenso non erogheranno nessun tipo di pubblicità. Questo significa che alcuni degli ad server più noti non sono in grado di aiutare i publisher a monetizzare il traffico senza consenso o, al massimo, possono offrire solamente soluzioni molto limitate. Ci sono però altre soluzioni, come Smart, che non hanno questo limite: sono infatti in grado di servire autopromo, pubblicità dirette e anche programmatic in assenza di consenso, erogando ovviamente solo quelle campagne che nel targeting non richiedano l’uso di dati personali (cookie, MAID, UID ecc ecc).
Federico Troiani, Country Lead di Smart, spiega: «Lo scenario che si delinea all’orizzonte è una minaccia concreta per le revenue dei publisher. Al tempo stesso siamo consci del fatto che la fine dell’anno è un momento critico ed è impensabile imbarcarsi in un’avventura come la migrazione totale di un ad server.
Tuttavia, grazie ad un’implementazione semplice e veloce, ed interpretando il segnale inviato dalla CMP, Smart può intervenire come ad server consentless per consentire agli editori di monetizzare il traffico con consenso negato, applicando criteri di targeting basati ad esempio su KPI o su analisi semantica. Proprio a tal proposito, siamo convinti che, anche grazie a funzionalità innovative come l’integrazione con GoldenFish di Weborama, per i publisher sarà possibile trasformare un problema – la consent storm – in una concreta opportunità per massimizzare le revenue e tornare al centro della filiera pubblicitaria».
Andrea Scotti, General Manager Weborama Italia, dichiara: «Grazie all’integrazione tra GoldenFish e Smart, possiamo offrire ai publisher uno strumento di targetizzazione 100% ID-Less e consentless che consente da subito di monetizzare efficacemente anche la componente di traffico priva di consenso, rendendola anche più remunerativa di quella ID based. Questa partnership è un altro passo verso la costruzione di un futuro cookieless che garantisca ai nostri clienti autonomia e flessibilità, con la possibilità di costruire un business pubblicitario remunerativo e di successo, anche in condizioni di mercato radicalmente diverse».