L’evento IFS Connect Italia Be your best in your moment of service si è svolto in modalità virtuale
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Maria Shadey Piardi- 0
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E’ stata presentata tramite un interattivo e coinvolgente Welcome event virtuale la country italiana di IFS. Hanno presenziato più di 50 fra i Decision Maker più influenti del Bel Paese.
IFS è leader riconosciuto per lo sviluppo e la fornitura di software aziendali classe enterprise per le aziende che producono e distribuiscono beni. Con 40 anni di esperienza alle spalle, IFS propone un’unica piattaforma per valorizzare, estendere gli asset aziendali ed il servizio ai propri clienti. Ha recentemente lanciato worldwide IFS Cloud.
Durante il Welcome event, moderato dalla giornalista di Radio24 @ Marta Cagnola, sono intervenuti alcuni tra i leader di spicco di IFS come il CEO @ Darren Roos, che ha voluto personalmente dedicare alcune riflessioni sull’importanza strategica del mercato italiano.
Successivamente in una doppia intervista @ Zoran Radumilo President and Regional COO e @ Sarah Nicastro Creator of Future of Field Service, hanno illustrato la strategia di IFS nel mondo ed in Italia, i prodotti e che significato riveste per loro il Moment of Service e perché IFS Cloud permette di fare la differenza quando conta davvero.
IFS non è nuova al mercato italiano, anzi, esisteva con un immagine e una practice diversa. E’ stato l’ingresso di Darren Roos a cambiare le carte in gioco, in quanto ha permesso di modernizzare il know-how industriale, creando nuove competenze interpersonali e tecnologiche. Nonostante continui a definirsi una “piccola entità”, è riuscita a consolidarsi tangibilmente nel mercato internazionale, rispondendo ai requisiti di velocità, agilità e customizzazione, sempre più richiesti dai clienti.
E’ attiva su 5 industry specifiche, che rappresentano un pregio e un valore aggiunto come quella dell’ Aerospaziale e militare, Costruzioni e infrastrutture, Energia e servizi pubblici, Produzione e Fornitori di servizi. IFS si pone dunque come la valida opzione per un mercato dove prima non c’erano alternative ai grandi player.
