Semestrale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate: crescono impieghi e raccolta. Utile a oltre 2 milioni di euro
La Banca di Credito Cooperativo dell’Altomilanese e Varesotto chiude in positivo i conti della prima parte dell’anno. «Più forti anche grazie al Gruppo Iccrea»
Crescita di impieghi e raccolta, con un utile di 2,1 milioni di euro
(ante imposte): la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate chiude il primo
semestre del 2019 in positivo. La prima semestrale da quando fa parte
del Gruppo bancario cooperativo Iccrea descrive una banca solida, ben
radicata nel territorio di riferimento e con uno sguardo proteso verso
il futuro. «Al primo giro di boa, dopo la scelta di entrare nel
Gruppo Iccrea, ci ritroviamo con delle profonde radici nei nostri
valori, nella nostra storia e nella nostra comunità, ma al contempo
siamo un istituto moderno, capace di anticipare il futuro e dare quelle
risposte che servono al territorio», premette il presidente della Bcc di
Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi. «L’ingresso nel
Gruppo non ha snaturato il nostro dna; anzi, per certi aspetti ci ha
permesso di accentuarlo ponendoci nelle condizioni di avere strumenti
all’avanguardia. Inoltre, il sistema di valutazione EWS -Early Warning
Scores- di Iccrea ci attribuisce semaforo verde, questo significa che
possiamo continuare a operare per perseguire gli obiettivi strategici in
un quadro di autonomia».
I numeri della semestrale parlano di fiducia e relazione. «La prima deriva dalla crescita registrata nella raccolta: +8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso», spiega il direttore generale della Bcc, Carlo Crugnola. «In
un contesto nazionale di sostanziale stabilità, con i tassi che sono
estremamente bassi, avere una crescita alla voce raccolta significa non
solamente avere la fiducia dei propri clienti, ma anche essere riusciti a
dare le risposte giuste alle esigenze del territorio».
Sul fronte della relazione, fa fede la crescita di quasi il 6% per quanto riguarda gli impieghi. «Anche questo è un dato importante, in controtendenza se rapportato al contesto pressoché stabile nel quale ci muoviamo»,
prosegue il direttore generale dell’istituto. «La spinta più forte è
arrivata dai mutui, segno che qualcosa si sta muovendo in un settore
difficile, ma anche trainante per l’intera economia, come quello
dell’edilizia. E anche qui siamo riusciti a fare la differenza facendoci
trovare pronti al momento giusto, con una squadra formata e competente
che ha saputo dialogare con le famiglie e con gli imprenditori per dare
le soluzioni più corrette. Inoltre, l’impatto del Gruppo si è fatto
sentire negli strumenti e nelle soluzioni fortemente innovativi che ci
sono stati messi a disposizione».
Nel complesso, il risultato finale è positivo: «La semestrale chiude con un utile superiore a 2,1 milioni di euro che, conteggiando le imposte, si attesta a oltre 1,8 milioni.
È un valore in linea con l’anno scorso ed è il risultato di una
politica sempre attenta al territorio, inserita in una visione di banca
moderna e al passo con i tempi, in un quadro che vede evolvere non solo
il sistema bancario, ma il ruolo stesso delle banche. E questi risultati
descrivono un istituto che ha saputo anticipare i tempi». Aggiunge
Crugnola: «Durante il 2019 proseguiremo nel percorso di cessione delle
sofferenze avviato l’anno scorso. Ad oggi, i livelli di copertura sono
assolutamente positivi: parliamo di una copertura delle sofferenze che
va oltre il 66% e una copertura del credito deteriorato che va ben oltre
il 50%». Del resto, «l’essere parte del Gruppo ci rende oggi più forti:
non siamo soli e ci troviamo all’interno di un sistema più stabile dove
stiamo dimostrando di operare bene», conclude.