Upskill 4.0, dai giovani l’innovazione alle pmi. Lo spin-off di Ca’ Foscari triplica ricavi e utili

Portare l’innovazione digitale nelle piccole e medie imprese mettendo a frutto le competenze degli studenti degli ITS (Istituti Tecnologici Superiori): è l’obiettivo di Upskill 4.0, spin-off di Università Ca’ Foscari Venezia e Società Benefit di cui ieri 29 giugno l’Assemblea dei soci, riunitasi a Venezia, ha approvato il bilancio 2022.

 

I risultati sono molto positivi. Rispetto al 2021, i ricavi sono cresciuti del 325% arrivando a 684.000 euro e l’utile netto è più che triplicato superando i 35.000 euro. Questi risultati sono stati ottenuti attraverso un’importante espansione delle attività realizzate da Upskill 4.0.

 

Negli ultimi due anni Upskill 4.0 ha allargato il proprio raggio d’azione a tutto il territorio nazionale realizzando progetti di innovazione per le piccole e medie imprese dalla Sicilia al Piemonte e coinvolgendo oltre 15 ITS (Istituti Tecnologici Superiori). Nel solo 2022, Upskill 4.0 ha coordinato la realizzazione di 52 progetti di innovazione digitale per altrettante piccole e medie imprese e ha coinvolto in questi progetti oltre 300 studenti ITS. I progetti sono stati realizzati in collaborazione con cinque fondazioni di origine bancaria quali Fondazione Cariverona, Fondazione CRT Piemonte, Fondazione Perugia, Fondazione Sicilia, Fondazione di Venezia e con la Regione Sardegna. Inoltre, sempre nel 2022 Upskill ha avviato progetti di innovazione per importanti medie e grandi imprese come Manni Group e Nexion.

 

Il team di Upskill 4.0 ha giocato un ruolo fondamentale nel raggiungere questi importanti risultati. È molto giovane, età media under 30, e ha già maturato significative competenze nella gestione dei processi di innovazione con studenti e imprese e nell’applicazione della metodologia del design thinking.

 

“Abbiamo fondato Upskill 4.0 convinti della necessità di contribuire alla diffusione delle competenze digitali e al rafforzamento dei processi di innovazione delle piccole e medie imprese sfruttando il potenziale delle tecnologie 4.0 – dichiara Stefano Micelli, presidente di Upskill 4.0 –. Abbiamo puntato su una nuova idea di formazione e di innovazione per coordinare il lavoro tra i giovani studenti degli ITS e le imprese. Grazie alla metodologia del design thinking, aiutiamo gli studenti a completare le loro competenze affrontando problemi reali e allo stesso tempo accompagniamo le imprese nell’elaborazione di prototipi innovativi. La combinazione tra formazione e innovazione è per noi fondamentale per affrontare le sfida posta dalle tecnologie digitali. I risultati raggiunti con questo approccio rappresentano un grande incoraggiamento a proseguire lungo la direzione che abbiamo intrapreso consapevoli che siamo solo all’inizio del nostro percorso”.

 

“Siamo molto soddisfatti che Upskill 4.0 abbia trovato in poco tempo un forte interesse in soggetti che hanno a cuore lo sviluppo del capitale umano oltre ad un sano equilibrio economico-finanziario. Questo ci ha permesso di fare investimenti rilevanti nelle competenze del giovane team che lavora in Upskill 4.0, la vera garanzia di successo anche futuro” dichiara Giorgio Micheli di UniCredit.

 

Anna Comacchio, direttrice del Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, afferma: “Upskill 4.0 è il felice risultato dell’incontro virtuoso tra ricerca scientifica e il mondo del lavoro e delle imprese. Siamo davvero felici che lo spin-off nato all’interno del Dipartimento di Management sia cresciuto così rapidamente”.

 

Claudio Senigagliesi, membro del consiglio di amministrazione e vicepresidente Upskill 4.0 e presidente della Fondazione ITS Servizi alle Imprese, afferma: “Con i progetti sviluppati da Upskill 4.0 abbiamo avuto l’occasione di verificare non solo l’importanza del metodo del design thinking nel processo di formazione degli studenti ITS ma anche nel favorire l’innovazione nelle piccole e medie imprese. Dalle lezioni teoriche in aula siamo passati alla realizzazione di progetti di innovazione con un impatto reale nel mondo delle imprese”.