Apparsa per la prima volta nel 2018, la nuova linea di concept phone sembra voler rivendicare il diritto dell’azienda cinese Vivo di prendere parte al gran ballo degli smartphone di fascia alta. Prodotti contraddistinti da funzionalità avanzate e improntati al minimalismo estremo con schermi dalle cornici sottilissime.
E con gli Apex 2020, annunciati in Cina il 28 febbraio, il quinto produttore al mondo (per volume) di telefonini intelligenti sembra aver accelerato sul fronte delle capacità fotografiche, un terreno di scontro ormai privilegiato dalle grandi firme dell’universo mobile, da Huawei a Samsung passando per la stessa Apple.
La terza generazione di Apex, di cui alcune caratteristiche dovrebbero poi vedersi sui nuovi apparecchi top di gamma, si presenta con un design “unibody” senza aperture, accompagnato a un display curvo da 6,45 pollici FullView che azzera di fatto i bordi laterali e rimuove le cornici dalla vista frontale, piegandosi con un angolo massimo di 120 gradi su entrambi i lati.
La telecamera frontale da 16 megapixel dell’Apex 2020 si presenta con almeno due peculiarità: il fatto di essere “invisibile” perchè affogata nello schermo e, primizia assoluta in campo smartphone, uno zoom ottico continuo 5x-7,5x.
Il vantaggio funzionale di questo componente, secondo i portavoce di Vivo, è presto spiegato: rispetto ai tradizionali sistemi ibridi che sfruttano il lavoro degli algoritmi, lo zoom in questione produce immagini ad alta risoluzione senza riempire le lunghezze focali con l’ingrandimento digitale, consentendo così di preservare la chiarezza dell’immagine in fase di scatto e di valorizzare in modo efficace ogni dettaglio della scena.
Per la camera principale da 48 megapixel, il plus dichiarato è la presenza di una struttura cardanica che va gestire la stabilizzazione ottica nelle direzioni inclinate avanti-indietro e sinistra-destra con prestazioni finali nettamente migliorate (soprattutto per gli scatti in notturna) rispetto ai sistemi convenzionali.
L’ultima nota di merito, almeno sulla carta, dell’Apex 2020 riguarda il sistema di ricarica Wireless Super FlashCharge 60W, capace di ricaricare completamente uno smartphone equipaggiato con una batteria da 2000mAh in soli 20 minuti. In casa Vivo, insomma, hanno puntato su un’innovazione che non vuole essere “energivora” e che punta decisamente (come fanno del resto tutti i principali vendor) a distillare un’esperienza d’uso a tutto tondo per l’utente.